7. Battaglia senza quartiere
Igor batteva i denti.
«Paura… o freddo?». Mr. TNT era sornione.
«Nessuno dei due».
«Ma non dire menzogne. Stai tremando!». Mr. TNT scoppiò in una risata.
«Diciamo che non sono abituato».
«Forse intendi a tutti questi rischi?». Mr. TNT allargò le braccia. «Mi dispiace, ma siamo in mezzo a una guerra». Indicò i laghi ghiacciati, le macchie di vegetazione innevata, il cielo plumbeo.
«Diciamo che intendo a una battaglia».
Prima che Mr. TNT potesse dire o fare qualcosa, da dietro delle betulle arrivarono dei soldati con la stella rossa. «Dovete venire con noi». Stavano avvicinandosi a loro due che da un cespuglio partì una raffica.
Le pallottole si abbatterono sui sovietici i quali morirono urlando, ma ce n’erano molti altri dietro.
Mr. TNT strattonò per una manica Igor. «Vieni, scappiamo».
L’idea di attraversare a piedi il lago ghiacciato era da escludersi: anche se era pieno dicembre, non si sapeva mai.
Presero un sentiero ma dei finlandesi li bloccarono. «Italiano, ci interessi».
«Non ho nulla da dirvi». Mr. TNT gli esibì di fronte una smorfia.
«Non è importante, lo dirai ai nostri superiori». Protesero verso di lui le mani.
Igor spianò il braccio armato di Tokarev TT33 e fece fuoco.
Kenji Albani
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