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Iran, quel velo che uccide democrazia e libertà

La violenza spietata – e la violazione dei diritti – appaiono sempre più inesorabili e incontrollati, in un Paese, l’Iran, che continua a non trovare pace. Le proteste turbano le piazze, gli atti brutali, compiuti alla luce del sole, insanguinano le strade; ma mai come adesso la voce delle donne iraniane si è sentita così forte nella rivendicazione dei propri spazi, dei propri diritti. Sembra quasi che, finalmente, siano scese in guerra contro una radicata cultura maschilista e antidemocratica che soffoca ogni prospettiva di emancipazione della donna. Esse combattono con gesti eclatanti ed emblematici, come il taglio dei capelli o la dismissione del velo. È una grande rivolta “di genere”, ma a cui partecipa anche il resto della popolazione iraniana: non si contano più gli arresti e le vittime da parte dei pasdaran, ma la repressione furiosa non è riuscita a imbavagliare il malcontento.

Maria Simona Gabriele

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