Air – La storia del grande salto
Oregon, 1984. Il manager della Nike Sonny Vaccaro (Matt Damon) cerca un’idea per rilanciare l’azienda in crisi.
Mentre le concorrenti Converse e Adidas si accaparrano i cestisti più prestigiosi dell’NBA per le loro linee di scarpe, Sonny decide di puntare tutto sul misconosciuto Michael Jordan, con un’idea rivoluzionaria: creare una linea totalmente nuova – la Air Jordan – con cui fare del campione un’icona del suo tempo.
Un aggettivo essenziale, per comprendere il cinema di Ben Affleck, è con tutta probabilità “inattuale”. Nelle alterne fortune davanti e dietro la cinepresa, l’attore di Boston ha consolidato con coerenza un proprio itinerario registico, secondo pochi e semplici elementi. Ostile ai virtuosismi troppo vistosi, al gioco incrociato delle citazioni, all’ansia decostruttiva del presente, Affleck modella un cinema rigoroso e fermamente radicato nel mainstream, narrazione popolare e di massa, intrattenimento didattico dallo sguardo lucidamente onesto.
Fabio Cassano
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