interviste

Luigi Brasili, lo scrittore che fa sul serio

Non lontano dalla città metropolitana di Roma abita uno scrittore. Si sa: l’Italia è piena di scrittori, aspiranti e non. Molti aspiranti sono destinati a rimanere tali perché magari non si sono mai presi la briga di aprire un libro e quindi di conseguenza hanno uno scarso responso dalle case editrici. Ci sono poi gli emergenti, quelli che fanno sul serio e puntano ad alti livelli: ovvio che il successo non è assicurato ma… se la giocano con la massima determinazione! In questa fascia di autori “focalizzati” si può inserire Luigi Brasili, lo scrittore che, come dicevo prima, abita nei dintorni di Roma.
Luigi Brasili fa sul serio: di seguito vediamo uno spicchio della sua vita di autore.


Raccontami di te

Sono nato nel 1482 nelle Highlands scozzesi, appena adulto lasciai la terra di Albione e mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana… no, dài, scherzi e citazioni a parte, sono nato a metà degli anni ‘60 in provincia di Roma, dove vivo tuttora, a Tivoli per la precisione, l‘antichissima città un tempo chiamata Tibur che Virgilio nell‘Eneide definì Superbum. Per vivere lavoro da quasi quarant‘anni come tecnico informatico, ma ne sono passati più di cinquanta da quando ho scoperto quella che definisco la magia della parola scritta e ho iniziato a scrivere rime, versi e riflessioni per
il mio personale diletto, dicendomi che un giorno forse avrei provato a misurarmi con il mondo esterno. Però siccome sono molto pigro per natura mi sono deciso solo una ventina d‘anni fa a mettere nero su bianco il primo racconto autoconclusivo della mia “carriera” e iscriverlo a un concorso letterario. Da allora, con qualche pausa dovuta alla pigrizia di cui sopra, ho scritto e pubblicato un sacco di roba sia in Italia sia in altri paesi europei.

Kenji Albani

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