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Francia: l’ora di Bayrou

La crisi politica sembra essersi arrestata per il momento grazie alla nomina del nuovo Primo Ministro François Bayrou. Infatti, la mattina di venerdì 13 dicembre si sono tenuti i colloqui preliminari con il Presidente Macron per decidere chi dovesse sostituire Michel Barnier, il quale ha effettuato il passaggio di consegne sulle scale di Matignon lo stesso pomeriggio.

Il governo di Barnier è caduto per una mozione di sfiducia votata da 331 deputati, superando la soglia minima prevista che era di 288. A votare la sfiducia del governo ed aprire la conseguente crisi è stata una coalizione tra i partiti di sinistra e quelli di estrema destra del Rassemblement National. I leader delle opposizioni hanno dichiarato che il vero obiettivo era quello di ottenere delle elezioni presidenziali anticipate, con il quale ha concordato anche Marine Le Pen, leader dell’estrema destra. Di fatto, la popolarità dell’attuale Presidente è ai minimi storici, come confermato dai risultati delle europee di quest’anno, dove la medaglia d’oro l’ha conquistata la lista “La France revient! Avec Jordan Bardella et Marine Le Pen”.

François Bayrou, politico 73enne di ispirazione democristiana che si autodefinisce “un uomo di campagna”, è il fondatore del partito liberale Mouvement Démocrate (MoDem). Si è candidato alle elezioni presidenziali francesi in tre occasioni: nel 2002, nel 2007 e nel 2012. Diventò ministro per la prima volta nel 1993 e ricoprì l’incarico fino al 1997.

Matteo Boschetti

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