Un Cappuccino in libreria
Il giardino dei Finzi-Contini – Giorgio Bassani, 1962
Delicato e al tempo stesso profondo come solo un ricordo può essere lascia in bocca il rimpianto e l’amarezza dell’irrecuperabile, di ciò che si è per sempre perduto e che, proprio per questo, è più prezioso.
Così si presenta anche al lettore più esigente e smaliziato il capolavoro bellissimo di Giorgio Bassani (1916-2000) – conosciuto anche per la trasposizione cinematografica, mai condivisa in realtà dallo scrittore, che nel 1970 ne fece il grande Vittorio De Sica – inno alla giovinezza e all’amore perduto ed affresco di un’epoca fosca, è vero, ma che nei ricordi dell’autore assume comunque i contorni sfumati di un sogno.
Vittoria Caiazza
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