Accordo Usa-Ucraina: cosa rivela l’interesse strategico per le terre rare
Da una prospettiva di carattere generale, l’instabilità politica di un paese e dello scenario internazionale spinge tendenzialmente all’occupazione dei territori e all’approvvigionamento delle risorse.
Questo è tanto più vero quando si viene al caso specifico dell’Ucraina, che in questi ultimi giorni è al centro del dibattito pubblico in relazione ai negoziati avviati su iniziativa americana per portare a un cessate il fuoco e all’eventuale conclusione del conflitto in corso. Uno dei nodi centrali delle trattative riguarda proprio le risorse e le materie prime ucraine, oggetto principale dell’attenzione del neopresidente Donald Trump.
Un’attenzione rivolta alle cosiddette “terre rare” che è sintomo di un’attenzione particolare al territorio, secondo una dinamica che accresce la competizione politica fra le potenze coinvolte e che riversa i suoi effetti sullo scenario globale e internazionale.
Se, infatti, diamo per scontata la forte rilevanza strategica e geopolitica che rivestono le risorse del sottosuolo di cui l’Ucraina è ricca, si evince facilmente come e perché gli Stati Uniti tentino in ogni modo di accaparrarsele al netto del rinnovato disimpegno americano nel mondo, a fronte di una Cina sempre più assertiva, di un’Europa in via di sgretolamento e di una Federazione Russa che, territorialmente parlando, ha visto negli anni la sua potenza continentale e la sua sicurezza
erodersi sempre di più. In simile una logica competitiva, con un ordine internazionale sempre più precario, il discorso sulle “terre rare” assume una rilevanza multiforme: energetica e tecnologica, geopolitica e strategica in un’ottica securitaria, ma anche nel settore degli investimenti e della cooperazione.
Nello specifico quando si parla di terre rare si fa riferimento a un gruppo di 17 elementi chimici che comprendono 15 lanthanidi più due elementi che sono scandio e ittrio, che si rivelano fondamentali per la produzione di dispositivi tecnologici avanziati come batterie ricaricabili, pannelli solari, ma anche per applicazioni militari come missili, radar e sistemi di comunicazione. La denominazione “rare” non fa tanto riferimento alla loro concentrazione quanto alla loro difficile estrazione. Molti di questi elementi sono infatti particolarmente dannosi per l’ambiente e pericolosi quando si tratta di manipolarli.
Di seguito la rappresentazione di una scheda tecnica riguardante le terre rare, per comprenderne le basilari caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi della loro estrazione e la loro applicazione.
Scheda tecnica: Terre rare
- Composizione e Nomi
Lantanidi (15 elementi): - Lantanio (La)
- Cerio (Ce)
- Praseodimio (Pr)
- Neodimio (Nd)
- Promezio (Pm)
- Samario (Sm)
- Europio (Eu)
- Gadolinio (Gd)
- Terbio (Tb)
- Disprosio (Dy)
- Olmio (Ho)
- Erbio (Er)
- Tulio (Tm)
- Itrio (Y)
- Lutezio (Lu)
Altri 2 elementi:
o Scandio (Sc)
o Ittrio (Y)
- Proprietà chimiche e fisiche
Alta reattività: La maggior parte delle terre rare reagisce facilmente con ossigeno e acqua.
Conducibilità elettrica: Hanno ottime proprietà per la conduzione elettrica.
Magnetismo: Molti di questi elementi sono utilizzati per produrre magneti permanenti ad alte
prestazioni.
Resistenza alle alte temperature: Alcuni elementi, come il neodimio e il samario, sono resistenti a temperature elevate e sono usati in applicazioni aerospaziali. - Applicazioni
Tecnologie di energia rinnovabile:
o Pannelli solari.
o Turbine eoliche.
o Batterie per veicoli elettrici (come il litio-ione).
Elettronica:
o Schermi LCD.
o Dispositivi ottici (fibra ottica, laser).
o Batterie ricaricabili.
o Hard disk e altre memorie.
Applicazioni industriali:
o Catalizzatori nelle raffinerie di petrolio (ad esempio, il cerio è usato nei catalizzatori).
o Materiali per illuminazione a LED (ad esempio, l’europio).
Difesa e tecnologia militare:
o Missili, radar e altre apparecchiature di comunicazione avanzata.
o Magneti per motori a bassa emissione di carbonio e tecnologie di armi ad alta precisione. - Risorse e produzione
Distribuzione geografica:
o Cina è il principale produttore mondiale di terre rare, con circa l’80% della produzione globale.
o Altri paesi con giacimenti significativi includono Australia, Russia, USA, e India.
Estrazione:
o Le terre rare vengono estratte principalmente da minerali come monazite e bastnasite, ma la loro estrazione è complessa e può essere dannosa per l’ambiente, a causa dell’uso di agenti chimici per separare i metalli. - Vantaggi e svantaggi
Vantaggi:
Essenziali per la produzione di dispositivi tecnologici avanzati.
Migliorano l’efficienza e le prestazioni in molte tecnologie.
Svantaggi:
La produzione è concentrata in poche regioni geografiche, creando rischi geopolitici.
Le tecniche di estrazione sono dannose per l’ambiente (produzione di scarti radioattivi).
La domanda crescente può portare a una scarsità di risorse. - Innovazioni e ricerca
Sono in corso ricerche per trovare sostituti delle terre rare in alcune applicazioni.
Lo sviluppo di metodi di estrazione più ecologici e sostenibili è un obiettivo importante, poiché l’industria mineraria delle terre rare ha un impatto ambientale significativo.
Secondo uno studio della Facoltà di Economia di Kiev, l’Ucraina controlla più di 100 importanti giacimenti di minerali essenziali, oltre a modeste riserve di petrolio e gas naturale. Il paese possiede inoltre depositi di 20 dei 50 minerali che l’US Geological Survey elenca come essenziali per lo sviluppo economico e la difesa degli Stati Uniti, tra cui titanio, litio, manganese, zirconio, grafite e le ambite terre rare.
Nonostante al momento non siano state trovate riserve sfruttabili di terre rare in territorio ucraino, in ogni caso il paese è ricco di titanio (fondamentale per la produzione dei missili) e di altri giacimenti soprattutto nella regione del Donbass. Di fatti, come si evince dalla cartina che segue, la Russia controlla già il 33% delle riserve di minerali ucraini come il litio.

Gaia Serena Ferrara
Leggi anche al link