“Hitler e Mussolini” di Bruno Vespa
Hitler e Mussolini: due uomini molto simili tra loro, entrambi protagonisti di un’irresistibile ascesa. Irresistibilmente attratti uno dall’altro, finiranno per suggellare una forte alleanza, che non mancherà di avere conseguenze pesanti per la storia del XX secolo. Entrambi hanno vissuto un’infanzia e una giovinezza molto triste, ma questo non è il solo punto in comune. Entrambi ebbero molte donne nella propria vita e quando salirono al potere furono trascinatori di masse come soltanto le figure più carismatiche della storia seppero essere. La figura femminile più importante nella vita del Führer fu Eva Braun, una giovane ragazza che lo amava e lo stimava per i suoi valori e per i suoi pensieri. Il Duce, invece, venne colpito dalla bellezza di Claretta Petacci, anche se prima si innamorò di Margherita Sarfatti, con cui ebbe una frequentazione molto importante.
Le ideologie del nazismo e del fascismo, congiunte, partorirono la più grande tragedia e il più grande incubo dello scorso secolo: la Seconda Guerra Mondiale, che fu la loro fine. Al termine del conflitto, infatti, Hitler si suicidò nel suo bunker sparandosi alla testa, mentre Mussolini venne ucciso dai partigiani. Entrambi avevano cominciato la loro scalata al potere in maniera lenta: pochi voti, molto scetticismo. Conquistare le masse non riuscì certo loro in un giorno: ma alla fine la tenace volontà di dominio fu premiata e di certo tutto si può dire, nel loro specifico caso, tranne che un successo da demagoghi fu meno effimero.
Bruno Vespa, al solito, tra momenti culmine (il delitto Matteotti, che fu uno spartiacque nell’Italia già avviata alla dittatura fascista) ed episodi eloquenti (la rabbia del Führer per la vittoria dell’afroamericano Jesse Owens che sporca le “sue” Olimpiadi berlinesi del ’36) getta un ponte tra passato e presente. Ormai la ricetta dei suoi libri prevede che la prima parte, riguardante il passato, venga trattata come una sorta di antefatto dell’attuale momento politico internazionale. Anche oggi la scena mondiale sembra dominata da grandi tiranni e demagoghi, in primis Trump e Putin. Due tizzoni ardenti – la guerra in Ucraina e quella in Medioriente – promettono (minacciano) una nuova deflagrazione bellica globale: in mezzo naturalmente c’è l’Italia, con Meloni e il suo governo. Che lavora per trovare un difficile equilibrio tra Ue e rapporti con le grandi potenze. Dovendo affrontare numerose difficoltà interne. Ma non ci sono solo gli attacchi frontali dell’opposizione, ancora priva di una sua compattezza però (leggasi campo largo): un pericolo ancora maggiore è rappresentato da cecchinaggi e malumori dentro la maggioranza. Il riferimento naturalmente è alla Lega, che a sua volta soffre non poche perturbazioni al suo interno L’alleato più fidato per Giorgia Meloni resta sempre Forza Italia.
“Hitler e Mussolini” di Bruno Vespa, Mondadori, 2025.
Andrea Rizzatello
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