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“E la Strage Va”. Come Fellini conquistò l’horror d’Oltreoceano

Nota: questa è una storia immaginaria del cinema, e non va intesa come fonte affidabile. Gli eventi riportati sono fittizi, mescolati a fatti reali. Al lettore il compito di distinguere il vero dal falso; a chi scrive come a chi legge, quello di fantasticare.

Iniziò tutto nel 1987, credo agli inizi di Marzo. All’epoca ero in rapporti stretti con gente della Paramount, e ricordo che i ragazzi in ufficio non se la passavano bene. Certo lo studio aveva ancora i film di Star Trek a reggerlo a galla, ma non sarebbe durato: Nimoy stava già facendo deragliare il treno dei soldi col quarto film (Spock che salva le balene, ma per piacere), e presto o tardi la macchina sarebbe rimasta a secco. Fu allora, mi disse una cara amica (diciamo così) della contabilità, che a qualcuno dell’ufficio stampa venne l’idea decisiva.

La risposta era nel buon vecchio horror torcibudella: quei film di Venerdì 13 che producevano dall’80 erano lo zimbello dei critici, ma a chi importava finché riempivano le sale? A qualche giovane produttore fresco di college, ecco a chi. Improvvisamente una major sembrava più preoccupata dei posteri che di fare cassa. Mistero.

Fabio Cassano

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