M’hanno chiamato Ilaria
Ilaria Argiolas – Fonoprint
Pier Paolo Pasolini lo definiva il “Dio Mandrione”, cantato dalla voce di Roma, Gabriella Ferri. In esso pulsavano le storie e le anime, immerse in un non so che di metafisico tra l’agreste e l’archeologico. Era una divinità impossibile, degli sfollati, di coloro che messi a margine si rigeneravano. Le borgate, intrise di amore, odio e ferite. Er core, sanguigno, usato e derubato, riscattato, è nella profondità della prima opera-concept di Ilaria Argiolas. Voce sacrale, graffiante, veritiera, di un rock proletario, umanizzante. Le storie, La mia borgata, Odio e Amore, vissute nella propria pelle.
Sergio Cimmino
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