narrativa

5. Pugnale e maschere

1972

Marciava nella giungla dopo aver salutato l’elicottero che l’aveva infiltrato in territorio nordvietnamita. Salutato, appunto, perché era sceso senza una parola e, adesso che l’UH1 era svanito nel cielo nascosto dalla foresta, Mr. TNT si concentrava su quel che doveva fare.

Tutto era pronto perché potesse compiere un’incursione nell’ambasciata cinese a Hanoi. Doveva solo avere pazienza per raggiungere la capitale nemica che, per fortuna, non era lontana – tutto grazie alla tecnologia statunitense che gli aveva permesso l’inizio dell’infiltrazione a una grande distanza dalla linea del fronte – e allora avrebbe stabilito come agire.

Doveva sabotare gli interessi cinesi in Vietnam.

Era stato a Hong Kong, e tremava al pensiero che la colonia di Sua Maestà potesse tornare in mano alla Repubblica Popolare.

Forse, quando sarebbe accaduto come da contratto stipulato il secolo precedente, lui sarebbe morto.

Kenji Albani

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