Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

interviste

Le mani sulla scuola

Come possono le librerie venire incontro alle esigenze di risparmio delle famiglie degli studenti? “I libri arrivano già con i prezzi imposti dalle case editrici”, mi dicono sia alla Libreria Bambù (“E paghiamo pure le spese di spedizione”, aggiunge il titolare) sia alla Casa del Libro, a Cosenza. Le abbiamo interpellate sul caro libri scolastici e i meccanismi di concorrenza tra libro nuovo e usato.

Negli ultimi anni (dall’inizio dell’era Covid, più precisamente), i prezzi sono aumentati “dall’1 al 3%”, denuncia uno dei gestori della Casa del Libro. A fronte di una vita media dei testi che “non è superiore ai 3-4 anni”. Per la verità non mancano gli stratagemmi editoriali per allungargliela: ad esempio qualche minima variazione “indispensabile” da un’edizione all’altra, per  riproporre i testi sul mercato come fossero del tutto inediti e dissuadere il pubblico dal comprare di seconda mano. Un ricambio frenetico dei testi più o meno di nuovo conio che dunque strozza il commercio dell’usato, ciambella di salvataggio per le tasche dei tanti che i costi dell’editoria scolastica non riescono più a sostenerli. E ci si mettono anche le edizioni digitali e, come puntualizzano alla Casa del Libro, “i contenuti protetti da password”.

Le voci dei due librai che abbiamo raggiunto a Cosenza si confondono con quelle delle migliaia di loro colleghi in tutta Italia. E poi c’è la voce di chi tenta di rappresentarli tutti. Quella di Federconsumatori, ad esempio. A Giovanna Capuzzo, vicepresidente nazionale dell’associazione e presidente della sua sezione veneta, chiediamo di riprendere il discorso sul caro scuola dal punto in cui lo interrompiamo con i due negozianti cosentini.

Dottoressa, quali sono le principali cause del rincaro per i libri e gli articoli di scuola nel 2024, secondo lei?

Le dinamiche che hanno portato all’aumento dei prezzi del materiale scolastico e dei libri non sempre sono chiarissime. In molti casi l’andamento generalizzato dei prezzi spinge al rialzo i costi anche in questo settore, ma la stessa Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso, nella seduta del 10 settembre u.s., di avviare un’istruttoria, a seguito anche delle nostre denunce in tal senso.

Gianluca Vivacqua

Leggi di più al link https://madmagz.app/fr/viewer/66f7cbb03bbc1d00141e44cb#

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *