Patrizio Oliva: “Lo sport, palestra del senso civico”
In esclusiva per il mensile “Il Cappuccino” a colloquio con Patrizio Oliva, l’indimenticato campione di pugilato partenopeo. Anche per lui il solito fuoco di fila di domande sull’importanza dello sport, sul suo impatto sociale e i suoi benefici per la salute.
Patrizio, quanto è importante lo sport, secondo te, in tutto l’arco della vita di un uomo?
Lo sport è importante sin da piccoli perché è inclusivo, crea aggregazione, ti educa e ti infonde il senso del rispetto, verso di te e gli altri: chi cresce nella cultura dello sport difficilmente diventerà un violento. Non c’ è razzismo, a uno sportivo non interessa il colore della tua pelle; sei un essere umano, uno sportivo rispetta il tuo orientamento sessuale e religioso. Nello sport c’è un’abitudine a fine gara tutt’ altro che priva di significato: gli atleti si abbracciano e si stringono la mano in segno di pace, amicizia e fratellanza. Tutto questo senza dire che lo sport è anche una metafora della vita perché, come dice il filosofo Corrado Gnerre, rimanda al senso profondo dell’esistere, con le sue ansie, le sue paure, la voglia di affermarsi, la voglia di vincere. L’uomo di sport impara cos’è la vita perché impara ad accettare un giudizio al di sopra di sé. Lo sport, poi, fa bene alle persone, previene molte patologie: quelle cardiocircolatorie, l’ipertensione, il diabete, l’ictus, l’obesità. Lo sport, insomma, sotto il profilo medico è un antinfiammatorio naturale.
Stefano Marino
Leggi di più al link