Patrizio Oliva: “Rino Tommasi e le emozioni della boxe”
Salvatore Tommasi, ai più noto come Rino, giornalista, nato a Verona nel ‘34 e morto l’8 gennaio di quest’ anno, è stato la voce ufficiale della boxe e del tennis degli anni ’80; “tassonomico e non nozionistico”, come avrebbe detto un personaggio di Quelli che… il calcio, era approdato in tv dopo tanto giornalismo scritto e tanta attività pugilistica organizzata in prima persona. E dopo aver appeso al chiodo una racchetta. Nella sua carriera di giornalista anche tanti Superbowl e ben 157 viaggi negli Usa; insomma, praticamente un americano trapiantato nell’informazione sportiva italiana.
Per il “Cappuccino” chiediamo a Patrizio Oliva, grandissimo campione di pugilato, un ricordo di Tommasi, che stava alla boxe come De Zan al ciclismo o Martellini al calcio.
“Rino Tommasi ha lasciato un segno profondo nel mondo della boxe, di cui era un autentico appassionato. Riusciva, con il suo entusiasmo e la sua capacità di analizzare ogni match con grande profondità, a coinvolgere i telespettatori. Lo ricordo anche come grandissimo organizzatore di incontri sul ring: è stato il primo a far conoscere al grande pubblico Mike Tyson.
La sua voce trasmetteva la tensione di ogni round. Famosissimo il suo commento del sesto ripresa dell’incontro Hagler-Mugabi: Tommasi non si limitava a descrivere i colpi e i movimenti dei pugili, ma riusciva a immergere gli spettatori nell’atmosfera del ring, facendo emergere la storia dietro ogni combattimento, l’importanza di ogni gesto, e soprattutto l’aspetto umano degli atleti.
La sua narrazione, caratterizzata da uno stile sempre educato e professionale ma al contempo appassionato, era capace di rendere gli amanti della boxe parte integrante di ogni incontro, qualunque fosse il palcoscenico, match mondiale o gara tra esordienti.. Rino Tommasi ha saputo rendere ogni incontro di boxe un momento di pura emozione, esaltando la bellezza e la durezza di questo sport.
Il suo ricordo nella boxe, così come nel tennis, rimane indelebile, e chi lo ha ascoltato commentare sa che, grazie alla sua voce e alla sua capacità di raccontare, ogni match diventava qualcosa di speciale.”
Un ringraziamento particolare
Stefano Marino
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