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Di carne, dei e macchine. Conversazione con Andrea Leonessa

Andrea Leonessa (Saluzzo, 1989), poeta e videoartista, è autore di tre raccolte di poesia (Postumi dell’organizzazione, Eauthanatoproxy e Autosacramental) e diversi cortometraggi sperimentali (ultimi dei quali Virtual Properties of the Sun, Il Labirinto e The Third Animal Image of God). In passato ha collaborato con svariati progetti di musica harsh-noise, sviluppando anche una performance dal titolo Essere santi è perdere il controller. Collabora come videoartista con diversi artisti e collettivi, tra i quali Criptabasement. È inoltre autore di diversi articoli, per le riviste Deeplay e Ludica, di studi sul videogioco. Collabora, come montatore video, a Glitch, un progetto di analisi e critica videoludica. Attualmente lavora come videomaker presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo; è inoltre al lavoro sulla sua quarta raccolta di poesie, Destino Bioma del cosmo. Nel 2021 The Third Animal Image of God è finalista presso il North Film Festival di Stoccolma.

“L’arte è, per me, l’atto fondativo di una dimensione immaginifica, di un immaginario organico. Utilizzo questo termine con una doppia valenza. Similmente a certo Cronenberg, del quale comunque non sono un grandissimo appassionato, il mio immaginario si fonda proprio attorno al concetto di carne e a quello del digitale, inteso come dimensione informatica e deterministica. Sono sempre stato affascinato dalla body art e, anche, dal body horror, tanto da immaginare ibridazioni non solo fra le forme organiche e quelle inorganiche ma anche fra concetti e organi, superando la relazione dicotomica fra concretezza e astrazione”.

Fabio Cassano

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