Cristiano Clagluna: “Vi racconto mio papà, Roberto”
Nel 1997-98, quando retrocesse in serie C1 dopo ben nove anni consecutivi di B, per risollevarsi il mio Cosenza scelse Giuliano Sonzogni, emergente allenatore-filosofo: alla fine fu una scommessa vinta ma fino all’ultimo, prima che venisse ufficializzata la sua nomina, speravo in cuor mio che il nuovo condottiero dei rossoblù potesse essere Roberto Clagluna, un mago delle promozioni dalla terza serie oltre che una persona eccellente. Non un vulcanico come Di Marzio ma un Britishman dell’Etruria. Un vero galantuomo, il che certo non guastava: chiedevo la luna chiedendo Clag… luna? Eppure qualche abboccamento tra il mister galileiano e la società bruzia, a cavallo tra gli ’80 e i ’90, effettivamente ci fu: me lo conferma suo figlio Cristiano, oggi affermato dirigente di banca, ma cresciuto praticamente al seguito del papà, tra una piazza calcistica e un’altra. “Lui, poi, amava particolarmente fare calcio al Sud”: insomma, le condizioni e le motivazioni per un eventuale “matrimonio” c’erano davvero. Taranto, Salernitana e Barletta docent.
Gianluca Vivacqua
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