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  • Stefania Auci e la saga dei Florio

    La saga dei Florio, articolata nei due romanzi I Leoni di Sicilia (Casa Editrice Nord, 2019) e L’inverno dei Leoni (Casa Editrice Nord, 2021), ad opera della scrittrice siciliana Stefania Auci, rappresenta uno dei casi letterari degli ultimi anni.

    La potente famiglia di imprenditori siciliani che dominò la vita economica, politica e culturale italiana tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, è presentata all’attenzione del lettore moderno fin dal suo arrivo a Palermo dall’originaria Calabria nei primi anni del XIX secolo, quando in cerca di fortuna i fratelli Ignazio e Paolo Florio si trasferirono nella bellissima città – mirabilmente descritta – che li trattò da stranieri, ma che finirono per conquistare.

    La scalata economica e sociale dei Florio, narrata attraverso l’analisi delle diverse figure che si alternano nelle generazioni e raggiunta mediante geniali intuizioni di mercato ed abili matrimoni, porterà gli uomini e le donne di questa famiglia fino al punto più alto del successo a intrecciare i loro destini con quelli della Nazione, a crogiolarsi nella ricchezza dimenticando quasi le proprie origini, ma anche a precipitare infine in maniera drammatica con una caduta tanto più rovinosa in quanto era vertiginosa proprio la vetta raggiunta.

    Vittoria Caiazza

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  • Luca Di Gialleonardo, giallista per destino 

    Luca Di Gialleonardo, nomen omen.  Tenendo fede al suo cognome scrive gialli. Cresciuto nella scuderia di Franco Forte, ha pubblicato numerosi ebook per Delos Digital; è arrivato in finale al Premio Urania e al Premio Tedesci. Nel 2017 un suo romanzo breve, Big Ed, è confluito nel Giallo Mondadori collettivo Lo sguardo del diavolo, ibsieme con Andrea Franco (Premio Tedeschi 2013) e Manuela Costantini (Premio Tedeschi 2014). Dettagli anagrafici: l’autore è nato a Teramo il 31 ottobre 1977, ha vissuto in diversi luoghi d’Italia e da tempo abita con la famiglia a Roma. Da poco è uscito nelle librerie il suo romanzo per ragazzi La mummia scomparsa (Gallucci Editore), prima avventura dei Fuoriposto. 

    Parlami del tuo libro per ragazzi “La mummia scomparsa” (senza spoilerare, naturalmente).

    La serie “I Fuoriposto” parte da una sensazione che tanti di noi hanno provato da giovanissimi e che qualcuno prova   anche da adulto: il non sentirsi a proprio agio nel “posto” che ci è stato assegnato.

    Kenji Albani

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  • 11. La chance

    «È venuto il momento di reagire.» 

    Gli uomini ascoltavano Mr. TNT. 

    «Non possiamo più continuare a subire, non è possibile che ogni nostro progetto sia intralciato dall’NKVD, e se riesce, viene sminuito a nulla,» Batté un pugno. 

    Gli uomini si scambiarono delle lunghe occhiate cariche di tensione. 

    Igor si schiarì la voce. «Cosa intende fare?» 

    Mr. TNT non disse niente. Prese da un cassetto una foto.

    Occhiali, espressione da gelido burocrate, un po’ pelato. Etnia: mingreliano. 

    Igor annuì. «Proprio lui». 

    Kenji Albani

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  • Un Cappuccino in libreria

    Addio Emanuela. La vera storia del caso Orlandi. Il sequestro, i depistaggi, la soluzione Maria Giovanna Maglie (Piemme 2022)

    Libro inchiesta uscito recentissimamente per Piemme, affronta in maniera ampia e particolareggiata uno dei casi di cronaca più controversi e misteriosi degli ultimi decenni, il caso Orlandi.

    La scomparsa della giovane Emanuela, cittadina vaticana, avvenuta a Roma nel giugno del 1983 ha intriso di sé alcune delle pagine più buie della più recente storia italiana: i misteri vaticani, la figura enigmatica di Alì Agca, la Banda della Magliana, il crack del Banco Ambrosiano…tutto questo attraverso depistaggi e falsi indizi che per quasi quarant’anni hanno dato vita ad un avvicendarsi di sospetti, indagini e presunte responsabilità che non hanno però mai portato al ritrovamento concreto della ragazza.

    L’ultima notte di Raul Gardini Gianluca Barbera (Chiarelettere 2022)

    Interessante romanzo giallo che ripercorre, attraverso l’inchiesta portata avanti dal protagonista, il giornalista Marco Rocca, la vicenda umana di Raul Gardini, trovato morto il 23 luglio 1993 nella sua camera da letto di Palazzo Belgioioso a Milano.

    Potente uomo d’affari, protagonista delle cronache di quegli anni, capo dell’impero finanziario Ferruzzi e Montedison, appassionato di vela e vincitore di numerose regate con il suo Moro di Venezia, Raul Gardini muore in circostanze misteriose e mai chiarite alla vigilia dell’incontro con il pm Antonio Di Pietro, che nell’ambito dell’inchiesta Mani pulite che sconvolse l’Italia politica e finanziaria dei primi anni Novanta lo aveva convocato per ascoltarlo in merito alla maxitangente Enimont.

    Le notti della peste Orhan Pamuk (Einaudi 2022)

    Ultimo lavoro del grande scrittore turco Orhan Pamuk, Premio Nobel per la Letteratura 2006 – primo autore turco a ricevere il prestigioso Premio – questo libro riconferma il talento e la bravura che i suoi lettori hanno già potuto apprezzare nei numerosi e bellissimi romanzi precedenti.

    Con un ritmo lento ma coinvolgente, fortemente introspettivo, viene narrata la storia di Bonkowski che sbarca sulla piccola isola di Mingher per trovarvi poi la morte.

    E’ il 1901 e su quell’isola imperversa una devastante epidemia di peste: Bonkowski è un dottore, specialista in malattie infettive, e viene mandato dal Sultano per cercare di combattere il morbo.

    I grandi classici

    Canne al vento Grazia Deledda 1913

    Capolavoro indiscusso della scrittrice sarda Grazia Deledda (Nuoro, 1871 – Roma, 1936), Premio Nobel per la Letteratura 1926, Canne al vento resta ancora oggi uno dei romanzi più moderni per linguaggio ed introspezione e rappresenta una vetta altissima del nostro intero panorama letterario.

    Pubblicato nel 1913 prima a puntate su L’illustrazione Italiana e poi qualche mese dopo in volume per l’editore Treves di Milano, narra la storia di Efix, servo devoto e fedele delle tre sorelle Pintor – Ruth, Noemi ed Ester – e della decadenza che ha travolto l’antica famiglia ed alla quale sembra contribuire con un ultimo atto il giovane Giacinto, nipote delle tre donne ed idolatrato dalle stesse, che con la sua dissolutezza le manda in rovina.

    Vittoria Caiazza

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  • Ugo Gangheri & Nomadìa – A via d’o tiempo (Timestreet)

    A’via d’o tiempo è quell’ancora, quel baluardo di umanità intriso di arte, storia e musica. Un cuore temporale, pensato come un percorso di terrenità, aggregazione, condivisione. Gangheri imprime i suoi caratteri, i suoi tasselli musicali nell’immagnazione di chi scolta. Dignità, comunità, libertà, a ogni latitudine e in ogni emisfero.”

    Sergio Cimmino

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  • Giornata della Libertà, Meloni: Kiev lotta contro una brutale aggressione

    9 novembre 1989, caduta del muro di Berlino. Per il popolo della Germania orientale è la fine del regime comunista: oltre la porta di Brandeburgo, si aprono le porte per la riunificazione con i fratelli dell’Ovest. Ma in realtà finiva o stava per finire un’era – quella appunto dell’oppressione sovietica – per  tutta l’Euro

    pa dell’Est. Nel 2005 il governo italiano (Berlusconi II), con la legge 61/2005 del 15 aprile volle consegnare alla memoria civica collettiva quel giorno elevandolo al rango di giornata celebrativa. 

    Di seguito il primo comma della legge istitutiva della ricorrenza: 

    “La Repubblica italiana dichiara il 9 novembre «Giorno della libertà», quale ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo.”

    Gianluca Vivacqua

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  • Diario di guerra

    28 ottobre: nuovi attacchi russi nella regione di Dnipropetrovsk. I missili su Nikopol hanno danneggiato le linee elettriche della città.

    29 ottobre: : bombe su Nikopol, la città di fronte alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Danni a energia e gas. Intanto quattro navi russe sono state colpite e affondate dagli ucraini nella baia di Sebastopoli in Crimea: tra esse c’è il vettore di missili da crociera Kalibr “Admiral Makarov”. Per Mosca gli ucraini sono stati assistiti, in ques’incursione condotta con droni, da specialisti britannici. In conseguenza degli attacchi di Sebastopoli, la Russia decide di non partecipare agli accordi sul grano.

    30 ottobre: secondo Coldiretti, la decisione della Russia di uscire dagli accordi sul grano significherà per l’Italia il mancato arrivo di 1,2 miliardi di chilogrammi di grano tenero, olio di girasole e mais per l’alimentazione animale. Intanto prezzo del grano alle stelle. Mosca ritiene che i droni dell’attacco a Sebastopoli sono stati lanciati da una nave carga passata attraverso il corridoio di sicurezza che è stato aperto per facilitare il trasporto del grano dall’Ucraina. 

    a cura di Gianluca Vivacqua

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  • Ludopatia. Il gioco come rifugio dal disagio

    Quante volte abbiamo sentito parlare di ludopatia, di quella che sembrerebbe essere definita come la nuova droga della società contemporanea. Il termine ludopatia fa riferimento alla condizione di dipendenza dal gioco d’azzardo. In ambito medico-psichiatrico e psicologico compare come sinonimo non preferenziale di gioco d’azzardo patologico. Una patologia che colpisce attualmente oltre un milione e 300mila italiani, dei quali almeno il 10% sono sotto cure mediche- psicologiche. Quello del gioco d’azzardo sembra essere un mondo fittizio che cela un pericolo alto: grava sulla qualità della nostra vita, porta squilibrio emotivo e psicologico e, nei casi più gravi, alla perdita totale dei redditi. Pensiamo a un uomo che ha lavorato per tutto l’arco della sua esistenza e che una serie di coincidenze portano a cadere nel tunnel  di una malattia subdola: una malattia che gli strappa via tutto. Quelle coincidenze, poi, non sono mai casuali: dietro alle ludopatie, infatti, si nasconde spessissimo un profondo e silenzioso malessere. Il gioco è uno degli elementi più cari all’uomo, è in primis attraverso di esso che abbiamo imparato a vincere, a perdere, a condividere. Un bambino che non gioca può essere un bambino felice? E il gioco è la chiave per affrontare il mondo, e la vita, con leggerezza. Ma la ludopatia non ha nulla a che vedere con il vero significato del termine giocare, non ha nulla a che fare con tutte quelle emozioni positive che sperimentiamo durante un gioco salutare. Quando entriamo in meccanismi disfunzionali per il nostro benessere ci capita di vivere uno stato euforico iniziale, che è destinato presto a capovolgersi bruscamente e a mutarsi in inquietudine. Nel caso della ludopatia quell’inquietudine si chiama bramosia di avere sempre di più e nello stesso tempo paura di perdere tutto, in un colpo solo.

    Il gioco d’azzardo è un azzardo che spesso e volentieri ci porta a crollare, dominati, come ci riduciamo a essere, dalle nostre ansie, paure e ossessioni. Ecco perché è importante chiedere sempre un supporto psicologico e rivolgersi agli esperti che possono guidarci e farci riprendere in mano quel che ci era sfuggito. La ludopatia non conosce differenze sociali. Sfatiamo il mito per cui spesso si crede che situazioni economiche non agiate portino spesso a devianze del genere: il gioco d’azzardo non riguarda solo il bisogno disperato, ma spesso colpisce anche persone che non hanno alcuna situazione economica svantaggiata. Perché la ludopatia è la risposta all’ enorme vuoto esistenziale a cui stiamo assistendo. Un vuoto dove spesso la fragilità prende il sopravvento, e che ognuno cerca di colmare a modo suo. Sempre di più ci sentiamo immersi in una vita frenetica, che ci fa sembrare dei sopravvissuti e dimenticare di vivere. Oppure siamo vittime di un vero e proprio isolamento (o auto-isolamento) virtuale: ecco perché il  gioco d’azzardo colpisce anche i giovanissimi, che ormai trascorrono gran parte del loro tempo libero davanti a uno schermo, senza quasi più contatti con il mondo reale. Naturalmente è più facile che la ludopatia sia associata a determinati disturbi o malattie mentali, ma è anche vero che oggi tendiamo alla rimozione del problema attraverso forme di evasione sbagliate. Aggiungiamoci che spesso ammettere un problema risulta frustrante, imbarazzante. Dobbiamo imparare a non avere vergogna: una dipendenza può essere curata, attraverso una semplice richiesta d’aiuto. Non ci vuole tanto per mettere in moto una serie di interventi rieducativi che possono far tornare la gioia di vivere e magari, perché no, di giocare (giocare bene, di gusto). Non tiriamoci mai indietro anche di fronte a questa enorme solitudine che sembra avvolgerci, siamo in molti e non siamo mai soli.

    Maria Simona Gabriele

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    Caravaggio, I bari (1594)

  • Fröbel e il “Kindergarten”, la prima scuola per l’infanzia 

    Friedrich Wilhelm August Fröbel (1782 – 1852) è noto come il “pedagogista del Romanticismo”, soprattutto perché fondatore del progetto dei Giardini dell’infanzia, i Kindergarten, che oggi identifichiamo come scuola materna e/o scuola dell’infanzia. Per essere in grado di carpire l’immensa opera del pedagogista tedesco, dobbiamo conoscere e capire quei processi che lo hanno portato a creare una cosa sicuramente insolita per l’epoca. 

    Valentina Biafore

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  • Basket, Serie D: inciampa all’esordio interno stagionale l’ASD Basket Mediterranea

    Basket, Serie D: inciampa all’esordio interno stagionale l’ASD Basket Mediterranea

    Non il migliore esordio per la neopromossa in Serie D. Dopo essersi conquistati la promozione sul campo, l’ASD Basket Mediterranea fa il suo esordio nel campionato regionale. I gialloblu arrivano all’esordio interno carichi e determinati seppur orfani di alcuni dei titolarissimi, tra cui il capitano Walter Russo, che sta ritornando dopo un infortunio. Il pubblico cerignolano risponde alla chiamata, e sono in molti a supportare la squadra dagli spalti del nuovo Pala Tatarella.

    Coach Digiorgio alla guida tecnica dei cerignolani, che incontrano all’esordio stagionale interno l’ASD Murgia Basket Santeramo di Coach DiToma.

    Il primo quarto della sfida è un continuo rincorrere per i gialloblu che vanno subito sotto contro gli ospiti più rapidi in transizione e in stato di grazia al tiro, sia dall’arco che sotto le plance. I ragazzi di coach Digiorgio, ci provano, complice la tensione, ma il primo quarto si chiude a favore degli ospiti. 10-19.

    Nel secondo quarto arriva il moto d’orgoglio dei gialloblu. Antonio Santoro (Balo), autore di un’ottima partita trascina i suoi. La squadra riprende vigore partendo da una difesa che concede poco, ma soprattutto con un attacco stellare che accorcia il distacco con gli ospiti. Complice il tiro da tre di Domenico Rizzi allo scadere del secondo quarto che da carica e determinazione alla squadra. 25-34.

    Francesca Annalisa Lavista

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