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  • Governo, sospiro di sollievo alle none di aprile; guerra fratricida nel Pd 

    Governo, sospiro di sollievo alle none di aprile; guerra fratricida nel Pd 

    L’arrocco del governo sulla linea Maginot di Montecitorio funziona e così due pedine importanti come il ministro dei Trasporti e quello del Turismo non finiscono sotto scacco (3-4 aprile). Buone notizie per esecutivo e maggioranza anche dalla Basilicata, l’exclave di centrodestra incastrata tra le rosse Puglia e Campania: tiene il castrum del generale Bardi, riconfermato governatore dai suoi concittadini il 21 e 22 aprile col 56,6% delle preferenze. 

    Il caso Bari-Regione Puglia (una vicenda di voto di scambio) sfilaccia invece ancora di più il fronte di centrosinistra. Il M5S rispolvera la vocazione legalitaria (grillino-grillarda) della prima ora e toglie dalla giunta il suo assessore (11 aprile). È ora guerra aperta tra Pd e pentastellati anche nella patria del campo largo, fondato sull’alleanza politico-amministrativa tra le due forze politiche. 

    Gianluca Vivacqua

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  • C’è ancora domani ovvero il tinello delle buone intenzioni

    C’è ancora domani ovvero il tinello delle buone intenzioni

    Roma, 1946. Delia, infelicemente sposata col violento Ivano, è in difficoltà con la figlia Marcella e il burbero suocero Ottorino; sogna di lasciare la borgata con l’amante di un tempo Nino e si consola con l’amica Marisa; l’incontro col soldato americano William e le manovre per sistemare Marcella con una famiglia del centro stravolgono la sua quotidianità; frattanto incombe il referendum per la repubblica, il primo a cui le donne sono ammesse a votare.

    Giacché l’onda del successo, delle polemiche e delle lodi più o meno d’ufficio pare essersi posata, è forse possibile guardare lucidamente C’è ancora domani. Compito non facile, dato che l’esordio registico della comica Paola Cortellesi si è presentato da subito con l’intero pacchetto del cinema civile: i vari appellativi di opera necessariaimportanteurgente, la dovuta partecipazione al nobile tema della parità di genere, lo sfacciato richiamo al lascito neorealista – sul quale l’autoritratto continuo del cinema italiano pare essersi appiattito una volta per tutte. Assistere a C’è ancora domani è tanto per cambiare una missione civile, un dover essere dello spettatore, la cosa da fare pena l’esclusione dal dibattito che conta; in breve la solfa che la rinata cinematografia italiana (sempre sia lodata) propina da vent’anni in qua, premiandosi per le buone intenzioni.

    Fabio Cassano

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  • Mr. Tnt III – 4. Gli alti e bassi della vita

    Mr. Tnt III – 4. Gli alti e bassi della vita

    1972

    «Che maniaco» dicevano i marines.

    A Mr. TNT non interessava.

    Si era ostinato ad andare a recuperare il cadavere di Giacca Rossa, l’ufficiale laotiano che aveva ucciso con un colpo di M16A1 in testa.

    Così come si era imposto di fare, aveva fatto. E si era trascinato il corpo fino all’UH1 che adesso stava filando come una libellula sopra la giungla vietnamita.

    Se i marines erano troppo distratti a parlare male di lui, o ad ascoltare il rock’n’roll, Mr. TNT faceva il suo dovere.

    Si doveva sempre ricordare che la sua vita era quello: mettere le mani dov’era più sporco, fino al punto che si ritrovava le unghie nere. Non che gli facesse schifo, ma avrebbe gradito ricevere più gratificazioni. Forse le avrebbe avute da morto.

    Senza badare agli umori del cadavere che, a causa del caldo, già stava marcendo, Mr. TNT trovò qualcosa. «Interessante». Non si permise neppure un sorriso. E forse sì: sono un maniaco. Ma non si concentrò troppo sul pensiero perché aveva trovato una documentazione. La consultò, tradusse dal laotiano e dal mandarino e gli sfuggì un breve sorriso. «Trovato». Aveva appena scoperto che dietro Giacca Rossa c’era il Guoanbu cinese.

    Kenji Albani

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  • Alessandro Cirillo, autore  Action Tricolore

    Alessandro Cirillo, autore  Action Tricolore

    Nella città di Torino abita un autore appassionato di Krav Maga (l’arte marziale israeliana) e di spionaggio, o meglio guerra, o meglio azione. Si tratta di Alessandro Cirillo, classe 1983, che nell’ultimo periodo è arrivato in finale alla III edizione del Premio Stefano Di Marino con il racconto “Lethal Omega – Diserzione non autorizzata”. Inoltre, al momento, sta selezionando racconti thriller di massimo tre cartelle dattiloscritte (una cartella dattiloscritta di 1.800 battute) per la casa editrice di Moncalieri Tripla E (fra poco si parlerà pure di questa realtà letteraria): l’iniziativa si chiama “Cento racconti per un lungo viaggio”.

    Alessandro Cirillo ha risposto a tre domande secche e serrate come il genere che scrive.

    Parlami dell’Alessandro Cirillo scrittore e dell’Alessandro Cirillo di tutti i giorni.

    Alessandro Cirillo di tutti i giorni è un tranquillo marito e padre di famiglia, che per vivere svolge il mestiere di capotreno.

    Si divide tra casa e lavoro, ma all’improvviso ecco che avviene la trasformazione: Alessandro Cirillo scrittore prende il controllo della versione di tutti i giorni e lo catapulta in un mondo immaginario dove non mancano sparatorie, esplosioni, inseguimenti e combattimenti corpo a corpo.

    Kenji Albani

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  • Con una Calabria sempre nel cuore…

    Con una Calabria sempre nel cuore…

    La Calabria: una terra che non si dimentica, che non ti  lascia mai e, se accade, è perché sei tu a lasciarla. Quante storie ci sarebbero da raccontare: cuori che si lasciano alle spalle la loro terra per finire a latitudini lontane, opposte. E inseguire percorsi professionali e non.

    Nel resto d’Italia, in Europa, nel mondo. E sì, un po’ ovunque incontri il tuo conterraneo, con quell’amore sempre fervido e intatto per una terra che davvero sa farsi amare; un amore come il tuo.  Ma come spesso si dice l’amore non basta. Negli ultimi anni stiamo assistendo a uno spopolamento dei centri storici:  finestre aperte sul mondo, ma un mondo di disperazione e di solitudine. Lì non si ha molto da osservare se non l‘evidente stato di abbandono. Case fatiscenti, e piccoli vicoli dove il tempo, e la vita, sembrano morti.

    Maria Simona Gabriele

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  • Massimo Gerardo Carrese: “La fantasia, un gioco per grandi”

    Massimo Gerardo Carrese: “La fantasia, un gioco per grandi”

    In principio c’è lo studio del pensiero creativo, nell’ambito della psicologia. Primo fu Joy Guilford, che stabilì la dicotomia tra pensiero convergente e pensiero divergente: in pratica il divario tra conformismo e anticonformismo nell’ambito dei procedimenti di elaborazione e ideazione mentale. Poi venne Edward De Bono, che col suo pensiero laterale definisce in modo più whitmaniano il pensiero divergente (“Scelsi la strada meno battuta, ed è per questo che sono diverso”) e con Guilford si ritrova anche nell’individuare l’abbondanza di soluzioni (la “fluidità” guilfordiana) come caratteristica principale dell’essere creativi. Quindi ecco  Howard Gardner, che idealmente defenestrò i test del qi per affermare la relatività delle intellettualità: esistono, in sostanza, tante intelligenze più o meno quante possono essere le personalità. La “fantasiologia”  sembra essere una branca specializzata dello studio psicologico del pensiero creativo, la disciplina che si occupa, in un certo senso, della sua “metafisica”.

    Gianluca Vivacqua

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  • Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, un’altra occasione sprecata

    Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, un’altra occasione sprecata

    Se c’era una serie davvero molto attesa dalla generazione dei millennials, questa era proprio Percy Jackson. Infatti, molti rappresentanti di questa “categoria” sono cresciuti leggendo le avventure di questo Eroe dai romanzi best-seller di Rick Riordan. Ed in molti erano, inoltre, rimasti molto delusi dai film usciti nel 2010 e poi nel 2013. Infatti, malgrado l’incredibile somiglianza di Logan Learman e di Alexandra Daddario ai protagonisti Percy e Annabeth, la trama era completamente diversa dai romanzi di Riordan, tanto che lo scrittore stesso decise di dissociarsi da questa trasposizione cinematografica.

    Rosy Talarico

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  • Francis Bacon

    Francis Bacon

    Corpi ricurvi su se stessi. 

    Corpi soli. 

    Soli in luoghi che si percepisco come resti di memoria infantile. 

    Bocche. 

    Bocche grandi. 

    Grandi come una testa. 

    Animalesche. 

    Urlanti. 

    Urla. Urla tremende che escono fuori dal corpo tanto da contorcerlo. 

    Francis Bacon attraversa il dolore e l’ esistenza umana con sofferenza spietata capace di fare eco sui corpi che egli stesso tormenta con pennellate irruente come nell’ intenzione di portare via la loro immagine, di cancellarla – non solo dalla tela, ma restano come ricordo di quello che c’è stato perché l’ esistenza non può essere dimenticata, taciuta, ignorata.

    Claudia Dell’Era

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  • Dune

    Dune

    Con questo secondo atto del suo adattamento di Dune, Denis Villeneuve porta a compimento un’ambizione dalle molte sfaccettature. Primariamente il dittico (presto o tardi trilogia) lancia un guanto di sfida al cinema industriale statunitense, nel tentativo di conciliare cinema d’autore e di massa, creare uno spettacolo di portata faraonica che non sacrifichi, ma all’opposto esalti, un discorso articolato sul mito quanto un’elaborata ricerca di stile.

    C’è però di più, dal momento che l’anti-epica di Herbert ha innervato oltre quarant’anni di saghe fuori e dentro la fantascienza: che si parli della sfortunata pellicola di David Lynch come di quella sognata da Jodorowsky, di Star Wars come delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, la saga di Dune ha sotterraneamente ispirato oltre cinquant’anni di narrazioni, entro un raggio d’azione che spazia dalla narrativa pulp alle più remote propaggini dello sperimentalismo.

    Fabio Cassano

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  • Magna Grecia Comics

    Magna Grecia Comics

    Si è tenuto nel weekend dal 23 al 25 febbraio scorso nella splendida cornice di Le Castella e grazie al patrocinio del Comune di isola Capo Rizzuto e del Ministero della Culture  l’edizione 2024 del Magna Grecia Comics, mostra di fumetti e sfilata di cos play.

    Dislocata tra i locali del Castello Aragonese, della Scuola Media di Le Castella e dell’Area Riserva Marina, la manifestazione, nonostante non sia stata aiutata dalle avverse condizioni del tempo, ha avuto un grande successo di pubblico ed ha visto coinvolte numerose scuole superiori della provincia di Crotone, i cui allievi, cimentandosi con i loro pregevoli lavori, alcuni veramente di grande qualità e impatto, hanno partecipato alla competizione con in palio opere del Maestro Affidato.

    Vittoria Caiazza

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