È recente la scelta artistica perseguita dall’artista siriano Tammam Azzam; recente e obbligata quando nel 2012 qualcuno sarà messo alla ricerca tra i resti della città della Siria della (nuova) Statua della Libertà.
Nessuna provocazione.
Nessun atto di incitamento e spiegazione viene rivolto contro gli Stati Uniti da parte dell’artista.
Claudia Dell’Era
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È una delle notizie che più è stata commentata in questa caldissima estate: l’invasione dei nostri mari da parte del c.d. Granchio blu, il cui nome scientifico è Callinectes sapidus.
Si tratta di una forma di granchio originaria dell’Atlantico – in particolare le coste americane – particolarmente resistente e, pare, dannoso per gli ecosistemi diversi da quello in cui solitamente vive, ma che ha ormai raggiunto e popolato anche il Mediterraneo.
Vittoria Caiazza
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Nota: questa è una storia immaginaria del cinema, e non va intesa come fonte affidabile. Gli eventi riportati sono fittizi, mescolati a fatti reali. Al lettore il compito di distinguere il vero dal falso; a chi scrive come a chi legge, quello di fantasticare.
Iniziò tutto nel 1987, credo agli inizi di Marzo. All’epoca ero in rapporti stretti con gente della Paramount, e ricordo che i ragazzi in ufficio non se la passavano bene. Certo lo studio aveva ancora i film di Star Trek a reggerlo a galla, ma non sarebbe durato: Nimoy stava già facendo deragliare il treno dei soldi col quarto film (Spock che salva le balene, ma per piacere), e presto o tardi la macchina sarebbe rimasta a secco. Fu allora, mi disse una cara amica (diciamo così) della contabilità, che a qualcuno dell’ufficio stampa venne l’idea decisiva.
La risposta era nel buon vecchio horror torcibudella: quei film di Venerdì 13 che producevano dall’80 erano lo zimbello dei critici, ma a chi importava finché riempivano le sale? A qualche giovane produttore fresco di college, ecco a chi. Improvvisamente una major sembrava più preoccupata dei posteri che di fare cassa. Mistero.
Fabio Cassano
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Cosa fa chi è convalescente da un febbrone superequino? Si reidrata passo passo a forza di brodini. È quello che sta facendo Dioscoride Pioli con il suo Milan: dopo il derby polmonitico dell’1-5, ecco la minestrina in bianco di Coppa, col Newcastle, e poi, alla V, la tazza di ius gallinaceum con l’Hellas Verona che ha fatto leccare i baffi a Leao. Ma nella stessa giornata non ha strafatto neppure l’Inter, che scoppia certamente di salute eppure a Empoli non è andata oltre l’1-0 (la cura Andreazzoli parla di una squadra che dovrebbe vendere più cara la pelle rispetto a quella di burro di Zanetti il boscaiolo).
Gianluca Vivacqua
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Mulberry Street, 1901. E’ il Nuovo Mondo dei napoletani americani, un’altra città: anch’essa si chiama Napoli e si trova nello stato di New York. Assonanze di spemi e di destini migratori, Harlem e Little Italy. Ellis Island, l’isola della Statua e delle coste della libertà, dei sogni, delle contaminazioni.
Sergio Cimmino
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Non si sa bene per quale motivo, ma molte delle serie rilasciate da Netflix stanno ultimamente adottando la formula delle mid-season , cioè la distribuzione di due parti separate e scadenzate nel tempo.
Scelta strana (ed a tratti discutibile), visto che Netflix è conosciuta, proprio per il rilascio degli episodi tutti insieme. Infatti è stato proprio l’avvento della piattaforma ad avviare il fenomeno del Binge Watching, che garantisce la possibilità di far parlare più volte della serie sia la critica e sia gli spettatori.
Rosy Talarico
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Dopo il declino di Forza Italia e la sua perdita di centralità conseguente alla scomparsa di Berlusconi (l’ago della bilancia politica del polo conservatore) le geografie all’interno della destra italiana sono sostanzialmente mutate.
Sono lontani i tempi in cui Berlusconi proponeva a Salvini una fusione di Forza Italia e Lega (Salvini rifiutò o glissò perché gli pareva più conveniente conservare una dinamica di antagonismo all’interno del polo), adesso Forza Italia si sta spostando sempre più al centro mentre a destra a competere ci sono Lega e Fratelli d’Italia: uno la fotocopia dell’altro, nella vocazione sovranista e nel carattere xenofobo.
Gianluca Vivacqua
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Alessio Gallerani è un autore della provincia di Ferrara. Nel 2018 ha vinto la prima edizione del Premio Altieri con Gli infallibili – Il nido dei predatori. Affezionato al MystFest, il festival letterario in cui si tiene la cerimonia di premiazione dell’Altieri, qualche volta capita che si presenti per chiacchierare con gli altri scrittori. Il Cappuccino l’ha incontrato per fargli alcune domande.
Alessio, parlami di te come scrittore e come uomo.
Scrivo per poter “vivere” altre vite. Da ragazzo volevo diventare un fumettista per poter illustrare le mie storie al mondo, ma negli anni mi sono reso conto che mi interessava di più la storia rispetto al disegno.
Kenji Albani
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1980
Afghani e pachistani correvano in ogni direzione, Mr. TNT gridò per la rabbia: «No, signori! No!». Lui pretendeva armonia e ordine anche se quello era il caos della battaglia.
Fra le nevi la colonna blindata sovietica era stata annientata, ma un paio di Mil Mi-24 volteggiavano alla ricerca delle prede. E non era difficile trovarle. Gli elicotteristi russi scatenarono le mitragliatrici e i guerriglieri afghani e gli operatori delle forze speciali pachistane finirono per essere smembrati in tripudi di sangue.
Kenji Albani
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Riceviamo e pubblichiamo
Questa è un’indagine su come le organizzazioni senza scopo di lucro americane portino illegalmente bambini disabili dall’Ucraina attraverso la Polonia e la Romania negli Stati Uniti. Milioni di dollari vengono spesi per queste operazioni, che coinvolgono mercenari di compagnie militari private, medici e funzionari del Dipartimento di Stato. Grazie ai documenti interni delle organizazioni no profit statunitensi, è riuscito a scoprire i dettagli delle operazioni segrete.
Mattia Rizzo (trad. da https://www.frontnieuws.com/waar-verdwijnen-de-kinderen-naar-toe/)
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